Raja Ampat è la punta occidentale dell’isola più grande del mondo, la Nuova Guinea, politicamente divisa in due: la Papua Nuova Guinea (PNG), paese indipendente, situato ad oriente e la parte occidentale, che è anche la provincia più ad est del’Indonesia, ora chiamata Papua o Raja Ampat e precedentemente conosciuta come Irian Jaya. Raja Ampat (i 4 re, denominazione risalente al fatto che il dominio sulle isole era anticamente suddiviso tra 4 sultani) è suddivisa in 7 aree marine protette. Per la protezione dell’area sono stati ef (...)
Clima: la stagione secca, normalmente, va da ottobre ad aprile e la stagione umida da maggio a settembre: secca e umida non si riferiscono tanto all'intensità dei fenomeni piovosi quanto all'umidità del'aria, secca in inverno e umida in estate.
Non esiste una vera e propria stagione delle piogge in Raja Ampat e, comunque, non si verifica un periodo durante il quale le piogge sono continue e persistenti.
In Raja Ampat la temperatura è piacevole durante tutto l’arco dell’anno, il mare è quasi sempre tranquillo e poche onde si possono trovare normalmente solo tra metà luglio e metà settembre. Le increspature, comunque, non guastano e non impediscono il normale svolgimento dell’attività subacquea.
Formalità : L’ingresso in Indonesia è ancora subordinato, in via generale, al possesso di un visto. A partire dal 5 aprile 2022 è consentito nuovamente l’ingresso per turismo in Indonesia ai cittadini di un numero sempre maggiore di Paesi, tra cui vi è già l’Italia, attraverso punti di accesso prestabiliti, tra cui gli Aeroporti internazionali "Soekarno Hatta" di Jakarta e "Ngurah Rai" di Bali, dove è possibile ottenere uno speciale visto all’arrivo (Visa on Arrival), della durata di 30 giorni e rinnovabile esclusivamente nel luogo di ingresso per non più di ulteriori 30 giorni, al costo di IDR 500.000.
Per le altre nazionalità si considera di verificare presso la propria ambasciata in loco o presso l'ambasciata indonesiana con sede nel proprio Paese, se facenti parte dell’elenco di paesi per i quali è ugualmente possibile ottenere il visto in arrivo, non è richiesto il visto o é da richiedersi prima della partenza.
Per maggiori dettagli si suggerisce di consultare il sito del Ministero del Turismo indonesiano all’indirizzo https://www.indonesia.travel/gb/en/news/new-international-travel-regulations-to-enter-indonesia-as-of-29-november-2021 e quello del Direttorato Generale per l’Immigrazione all’indirizzo https://www.imigrasi.go.id/en/covid19/ , sottolineando che solo le Autorità indonesiane possono fornire indicazioni ufficiali e attuali sulle modalità di ingresso e soggiorno all’interno del territorio indonesiano, e ad esse è necessario rivolgersi per ogni chiarimento al riguardo e per verificare se possibile e in che modo ottenere un visto d’ingresso per il tipo di attività che intende svolgere in Indonesia.
Vaccinazioni: Nessuna vaccinazione è obbligatoria ad eccezione dell febbre gialla se si proviene da una destinazione infetta dove si è stati per più di 6 giorni. Nella zone da noi servite non ci sono molte zanzare, ma tendiamo a precisare che la malaria è presente in Papua e che quindi sarebbe opportuno prendere precauzioni a riguardo. Sconsigliamo fortemente il LARIAM per due motivi: ha effetti collaterali molto pesanti e il ceppo di malaria esistente in Papua è resistente a questo medicinale. Si consiglia l’uso di Malarone oppure di doxicycline.
Moneta : rupia indonesiana (1 EURO equivale a circa 15.500 Rupie)
Foto – video: Le batterie e le ricariche sono difficili da recuperare e disponibili solo a Sorong dove difficilmente ci si può fermare per dello shopping. Alcuni tipi di batterie più comuni sono disponibili anche nel resort ma vi preghiamo di controllare bene prima di partire e di portare il più possibile da casa.
Le abitudini sociali. Le popolazioni che abitano queste zone sono molto amichevoli e disponibili, ma non abituate a certi usi e costumi a noi comuni. Ci sono alcune informazioni che un europeo deve conoscere quando visita zone come queste quali:
- non porgere oggetti e non prendere oggetti mai con la mano sinistra
- non usare mai il dito indice per indicare qualcosa o qualcuno (questo viene considerato maleducato ed offensivo)
- nel resort l’abbigliamento casual non crea problemi (lo staff è abituato ai nostri usi e costumi), ma nel villaggio e durante le escursioni fuori dal resort tutti sono pregati di rispettare le usanze loali e di vestire in modo non vistoso e possibilmente con pantaloni sotto il ginocchio e t-shirt o camicie e non canotte che lasciano nude le spalle.
Il popolo è più simile a quello africano che a quello indonesiano in generale sia per fattezze che caratteristiche: la pelle è scura ed i capelli neri e ricci. La maggior parte vive sulla costa in piccoli villaggi ed è cristiana. Ricordiamo inoltre che la bellezza della zona dal punto di vista naturalistico è inestimabile e che si tratta di uno dei pochi posti al mondo dove è ancora possibile trovare l’uccello rosso del paradiso, aquile, pappagalli di specie rarisse ed un’infinità di altre razze ormai endemiche della zona.
Tutte le informazioni aggiornate sull'INDONESIA possono essere anche reperite sul sito www.viaggiaresicuri.it . Clicca qui per tutti i dettagli (servizio a cura del Ministero Affari Esteri)
Raja Ampat è la punta occidentale dell’isola più grande del mondo, la Nuova Guinea, politicamente divisa in due: la Papua Nuova Guinea (PNG), paese indipendente, situato ad oriente e la parte occidentale, che è anche la provincia più ad est del’Indonesia, ora chiamata Papua o Raja Ampat e precedentemente conosciuta come Irian Jaya. Raja Ampat (i 4 re, denominazione risalente al fatto che il dominio sulle isole era anticamente suddiviso tra 4 sultani) è suddivisa in 7 aree marine protette. Per la protezione dell’area sono stati effettuati prima di tutto enormi sforzi per educare la popolazione ad uno sfruttamento equo delle risorse naturali, con l’unico scopo di difendere uno degli ultimi santuari della biodiversità marina.
L’evoluzione della natura ha qui trovato terreno fertile, tanto che il Raja Ampat si può definire l’epicentro della biodiversità marina. Le ragioni di ciò sono molteplici, ma la più importante è senza dubbio dovuta alle correnti marine naturali che la collegano con gli altri Paesi facenti parte del famoso “Triangolo del Corallo” che comprende Timor est, le Isole Salomone, le Filippine, la Malesia, la Nuova Guinea e l’Indonesia, che fanno si che Raja Ampat sia in una posizione privilegiata.
Raja Ampat è riconosciuta dagli scienziati e dai biologi come una delle zone più ricche del pianeta sotto il profilo subacqueo e terrestre. Le isole sono completamente ricoperte da una densa vegetazione e contornate da spiagge bianchissime bagnate da acque cristalline. Le isole maggiori sono Batata, Waigeo e Gam, che presentano all'interno montagne e habitat diversi dove vivono alcune specie di animali rarissimi.
Raja Ampat è anche una delle ultime frontiere del turismo subacqueo, un'ampia area che è rimasta selvaggia e vergine e che non ha subito variazioni ambientali quali fenomeni di coral bleaching, sovrappopolamento, ecc. ….. poche sono le possibilità di raggiungere questa zona e di ammirarla dal punto di vista subacqueo: sicuramente le crociere subacquee sono il modo migliore per conoscere a fondo i magnifici fondali, ma anche i soggiorni nei resort, posizionati in varie isole, sono una valida alternativa.
Il nostro periodo invernale coincide con la stagione migliore per visitare la grande area di Raja Ampat, anche se il Paese è comunque visitabile tutto l’anno, dato che non esiste una vera e propria stagione delle piogge.
Attualmente in Raja Ampat sono stati identificati oltre 1300 specie di pesci e circa 500 specie di corallo duro (circa il 70% delle specie descritte in tutto il mondo).
la varietà degli scenari è incredibile con cambiamenti repentini: in poche centinaia di metri si passa dalle acque profonde di tipo oceanico a lagune costiere popolate da specie endemiche come lo squalo wobbegong o lo squalo bambù dalle spalline, dalle secche coralline isolate nel blu colpite dalle correnti e con una forte presenza di pesci mangiatori di plancton come i fucilieri o le maestose mante , che sono una costante della zona, a baie dal fondo sabbioso con vaste praterie fertili.
Dal punto di vista subacqueo in Raja Ampat si trova davvero grande appagamento per tutti: dalle muck dives dove è possibile ammirare bellissimi gamberetti di minuscole dimensioni, octopus, nudibranchi, ad ampie zone di critters, da canali in laguna sovrastati da una lussureggiante rainforest, ad isole rocciose erose dall'acqua e dal vento completamente ricoperte di formazioni coralline, fino a offshore reefs con forti correnti dove pullulano un'immensità di coralli colorati e con una forte presenza di grande pelagico di passo.
Nello spazio di un nulla, si passa dai cavallucci pigmei (Hippocampus bargibanti - Hippocampus denise - Hippocampus pontoni) alle mante giganti, come fosse la cosa più normale del mondo. Ma non è tutto!! Nella zona si trovano infatti una grande quantità di relitti della seconda guerra mondiale che sono rimasti inesplorati ed intatti sino alla scoperta durante recenti immersioni. Per oltre 50 anni la vita marina corrodendo questi grandi relitti, li ha trasformati in splendidi giardini di corallo. La zona migliore per le immersioni sui relitti è l'area di Manokwari dove su un fondale non troppo profondo ed in acque limpide e ricche di vita, si trovano molti relitti.