Immersioni Djibouti

L'attrazione principale di Djibouti è data dall'opportunità di nuotare fianco a fianco con gli splendidi esemplari di squali balena all'interno del golfo, intenti a cibarsi di plancton.
Le crociere sono consigliate a tutti coloro che amano conoscere e che vogliono visitare un luogo ancora "fuori dal mondo".
Oltre agli squali balena vi sono anche dei siti d'immersione degni di nota tra i quali riportiamo i più importanti:

LE IMMERSIONI

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1) Ras Etoiles

Profondità dai 10 ai 25 metri

Distanza dalla Costa: 
sottocosta 
Corrente: possibile leggera 
Sito Esterno: punta rocciosa 
Visibilità: Media media 
Sito Sommerso: pianoro con parete 
Difficoltà: Media semplice 
Inizio Immersione: da punta emersa 
Interesse: lutianidi, fucilieri, dentici, farfalla 
Versante est 
Pelagici: no
Notturna: no 
Ora Migliore: 
ore centrali, pomeriggio 
Snorkelling: si

DESCRIZIONE GENERALE 
La Baie des Etoiles (Baia delle stelle) è situata lungo il versate nord all'interno del golfo del Goubbeth el Kharab, poco dopo avere superato la Passe che separa i due golfi. Si raggiunge con il gommone la punta della propaggine lavica orientata in direzione est e denominata Ras Etoiles; ben visibile in quanto si estende solitaria verso il mare aperto assottigliandosi fino a sparire nel mare. 

PIANO IMMERSIONE 
Il pianoro di formazione madreporica non è altro che la prosecuzione sommersa della lunga propaggine esterna che si assottiglia e digrada fino a diventare una punta rocciosa che prosegue sott'acqua in direzione est digradando molto dolcemente fino a 12 metri di profondità. Sul versante nord della piattaforma sommersa si forma una parete composta da grossi blocchi lavici che scendono fino a 25 metri per adagiarsi sul fondo sabbioso. Il pianoro è caratterizzato dalla presenza di ricchi branchi di lutianidi mentre gruppi di dentici si trovano lungo la caduta. Cespugli di corallo nero sono presenti un po' ovunque ma in particolar modo nel punto di inizio immersione, mentre piccoli alcionari violacei potranno essere visibili sui blocchi rocciosi. Una leggera corrente trasversale proveniente dall'esterno è presente a metà parete. Nuotando con la parete sulla destra e mantenendosi tra la caduta e il pianoro, si raggiungerà una ampia spianata composta soltanto da coralli a orecchio di elefante dove si trovano impressionanti branchi di lutianidi che nuotano sul fondo; ci troviamo sui 15 metri di profondità. Proseguendo oltre la spianata di corallo ad orecchio incontreremo per un tratto un fondale sabbioso che poi riprende con blocchi corallini di poco interesse. Dalla zona dei coralli ad orecchio, si rientra verso il punto di inizio immersione nuotando lungo il pianoro. L'immersione è molto semplice ma non per questo meno interessante in particolare per l'impressionante presenza di pesce che pullula ovunque.

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2) Vierge Rouge

Profondità dai 12 ai 50 metri

Distanza dalla Costa: 
sottocosta 
Corrente: nulla
Sito Esterno: parete margine costa
Visibilità: Media 
Sito Sommerso: molto esteso, allungato
Difficoltà: Media 
Inizio Immersione: parete, fondale roccioso
Interesse: ambiente, fauna bentonica
Versante ovest 
Pelagici: no
Notturna: no 
Ora Migliore: 
ore centrali, pomeriggio 
Snorkelling: no

DESCRIZIONE GENERALE 
Dall'ormeggio dell'Ancienne Perlerie, situato all'interno del golfo Goubbeth, navigando lungo costa per mezzo miglio a sud est si raggiunge l'immersione della Vierge Rouge, la Vergine Rossa, così denominata in quanto sul prominente sperone roccioso dalle tinte rosate, appare la scultura di una madonna. Si tratta ovviamente di uno sperone modellato dall'erosione che, se osservato da una determinata angolazione riproduce perfettamente l'immagine di una madonna, da qui il nome. Proseguendo circa 200 metri oltre si raggiunge il punto d'entrata in acqua. 

PIANO IMMERSIONE 
Raggiunto il punto d'entrata con il gommone, ci si ridossa alla costa per calarsi in acqua. Appena scesi si raggiunge un piccolo pianoro posto a 25 metri dove sono presenti cespugli di corallo nero e poi un lungo canyon roccioso che inizia in superficie e si incanala fino a raggiungere la profondità di 55 metri, contornati da speroni rocciosi sui quali sono presenti piccoli ventagli di gorgonie. Appare subito evidente l'ambiente circostante costituito da roccia lavica e composto da grossi blocchi squadrati e speroni che si innalzano verso la superficie. Si nuota tenendo la parete sulla destra divincolandosi attraverso le guglie rocciose che rendono l'ambiente molto particolare per la sua morfologia. La vita marina è costituita prevalentemente da fauna bentonica in particolare anellidi filtratori del "tipo spirografo" , stelle marine e ostriche. La visibilità è mediamente bassa e il mare aperto non offre grandi sorprese, pertanto l'incontro con animali marini è abbastanza casuale. Terminato il tempo alla massima profondità si risale verso la superficie proseguendo l'immersione nuotando attraverso gli splendidi giardini di corallo che costeggiano tutta la parete. 

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3) Ile du Requins

Profondità dai 10 ai 30 metri

Distanza dalla Costa: 
sottocosta 
Corrente: bassa probabilità
Sito Esterno: scoglio lavico
Visibilità: da media a buona 
Sito Sommerso: pianoro lavico, esteso
Difficoltà: Semplice 
Inizio Immersione: piattaforma corallina sommersa
Interesse: ambiente, fauna bentonica
Versante: est 
Pelagici: tartarughe, squali di barriera, cernie, lutianidi
Notturna: no 
Ora Migliore: 
sempre
Snorkelling: si

DESCRIZIONE GENERALE 
Posizionato circa 15 miglia all'interno del golfo di Tajoura, a poca distanza dalla costa, si trova una roccia emergente che ricorda vagamente la pinna di uno squalo, da cui il nome "ille du requins" l'isola degli squali. Il paesaggio tutt'intorno è straordinario per la presenza delle colline vulcaniche che contornano il golfo di Tadjoura, rivestite da arbusti verdi che nel periodo invernale crescono rigogliosi per le intense piogge. 

PIANO IMMERSIONE 
Con l'ausilio dei gommoni si raggiunge il versante est dell'Ile du Requins dove si scenderà in acqua seguendo la parete composta da roccia lavica e colonizzata da formazioni coralline. In pochi metri di profondità si incontra un fitto giardino madreporico composto prevalentemente da enormi blocchi di acropore ad ombrello e altre madrepore dure tra le quali vivono fitti banchi di lutianidi che formano vere e proprie nuvole compatte. Questa formazione digrada dolcemente fino a -20 metri per poi terminare improvvisamente e lasciare posto ad un fondale sabbioso. Proseguendo oltre si incontra una lingua corallina piatta che prosegue fino a -30 metri di profondità dove si trovano miriadi di piccoli pesci chirurgo stanziali. In questo punto la piattaforma del reef termina per cedere nuovamente il passo al fondo di sabbia che digrada dolcemente. Raggiunta la massima profondità si rientra nuotando in senso contrario fino a riportarsi al punto di inizio dove si terminerà l'immersione immersi tra brnchi di lutianidi e fucilieri che compaiono dal nulla. La visibilità è decisamente migliore rispetto alla maggior parte delle immersioni di Gibuti.

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4) La Faglia

Profondità dai 10 ai 35 metri

Distanza dalla Costa: 
sottocosta 
Corrente: nulla
Sito Esterno: margine isola
Visibilità: da bassa a media
Sito Sommerso: faglia stretta, allungata
Difficoltà: Semplice 
Inizio Immersione: piattaforma corallina sommersa
Interesse: faglia
Versante: sud est 
Pelagici: no
Notturna: no 
Ora Migliore: 
ore centrali
Snorkelling: si

DESCRIZIONE GENERALE 
A ridosso de la baie du Lac Salè, circondati da uno spettacolare panorama dove le montagne racchiudono tutta la magia di questo luogo simile ad un paesaggio lunare ci s'immergerà all'interno di una faglia tettonica sommersa. La dorsale continentale esterna che ha inizio nel cuore dell'Africa termina proprio qui sull'altopiano di Gibuti per poi proseguire sott'acqua. Si incontra una piccola isola piatta composta di blocchi di magma, sul suo versante sud est, quello rivolto verso il mare aperto, è presente una piccola spiaggia che è il riferimento per la discesa in acqua. 

PIANO IMMERSIONE 
Alla profondità di 8 metri si incontra una prima faglia che si sviluppa in orizzontale per una lunghezza di circa 50 metri. La stretta spaccatura permetterà il passaggio ad un solo subacqueo per volta. Il canale raggiunge la sua massima profondità intorno ai -25 metri ed è ostruita in due punti da grossi massi che ne limitano ulteriormente il passaggio. Sarà fondamentale nuotare mantenendosi alti in modo da non sollevare sabbia dal fondo che comprometterebbe la visuale a chi segue. Poco dopo l'entrata si incontra un primo masso a circa -20 metri di profondità che verrà scavalcato, grossi cespugli di corallo nero sono attaccati alla parete. Dopo circa una ventina di metri si incontra un secondo blocco roccioso e subito dopo l'uscita in mare aperto. Una volta si incontra un esteso pianoro. Seguendo la parete del pianoro sulla sinistra, ci imbatteremo in una seconda faglia composta da due canali; il primo è sicuramente quello più interessante che scende fino a circa -12 metri per poi trovarsi di fronte una stretta spaccatura verticale attraverso la quale filtrano i raggi di luce. La seconda faglia scende fino a 30 metri di profondità. Superata la spaccatura verticale ci si trova proiettati verso l'esterno dove si incontrano moltitudini di blocchi lavici e una incredibile quantità di pesce tra cui dentici, orate e fucilieri. Questa immersione che non offre sicuramente le emozioni delle classiche immersioni subacquee, regalerà agli amanti del mare un'occasione unica e irripetibile. Immergersi all'interno di una faglia tettonica. 

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5) Sec de la Passe

Profondità dai 15 ai 35 metri

Distanza dalla Costa: 
sottocosta 
Corrente: alta probabilità
Sito Esterno: reef sommerso
Visibilità: da bassa a media
Sito Sommerso: medio, colonna madreporica
Difficoltà: molto impegnativa 
Inizio Immersione: parete rocciosa
Interesse: pelagico, platax, cernie, lutianidi
Versante: nord 
Pelagici: carangidi, tonni
Notturna: no 
Ora Migliore: 
in base a tabelle maree
Snorkelling: no

DESCRIZIONE GENERALE 
Nel centro della passe che immette nel golfo del Goubbeth, si trova questa piccola secca che potrà essere individuata soltanto con l'ausilio del GPS in quanto il suo cappello è posto 15 metri sotto la superficie. Considerando la scarsa visibilità è consigliabile posizionare una boa legata a una cima fissata sul fondo come riferimento per la discesa. Seguendo la cima si raggiunge direttamente il cappello della secca. Il pianoro è composto da roccia lavica rivestita da strati di spugna, piccoli alcionacei, rami di gorgonie e cespugli di corallo nero. 

PIANO IMMERSIONE 
L'immersione della Sec de la Passe deve per forza essere effettuata con corrente entrante nel momento di cambio delle maree; non esiste quindi un orario preciso, ma verrà stabilito in base alla tabella delle maree. Se si sbaglia si rischia di compromettere l'immersione incontrando una corrente troppo intensa da contrastare. Raggiunto il cappello, ci si porta sul versante nord dove la parete scende fino a -40 metri ed è composta da grossi blocchi lavici. Ci troviamo sul versante più interessante per la presenza del pesce anche perché si tratta del lato che cade più in profondità. Il versante rivolto a sud ha invece una batimetrica che non supera i -20 metri di profondità, posta su basso fondale sabbioso che si congiunge con l'isle de Butre. Enormi esemplari platax, gruppi di dentici e un banco di carangidi nuotano nel blu mentre sul versante nord sono presenti lutianidi, corvine e farfalla. La Sec de la Passe è tra le immersioni più interessanti se non la migliore di quelle presenti in questo itinerario ma deve essere effettuata con tutte le precauzioni per ridurre al minimo il rischio di incidenti. Anche il panorama esterno che circonda questa immersione è straordinario. 

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6) La Petit Passe

Profondità dai 12 ai 35 metri

Distanza dalla Costa: 
sottocosta 
Corrente: garantita
Sito Esterno: reef sommerso margine isola
Visibilità: da bassa a media
Sito Sommerso: medio, circolare
Difficoltà: molto impegnativa 
Inizio Immersione: parete rocciosa
Interesse: pesce pelagico e stanziale, alcionari
Versante: est 
Pelagici: carangidi, tonni
Notturna: no 
Ora Migliore: 
in base a tabelle maree
Snorkelling: no

DESCRIZIONE GENERALE 
L'immersione de la Petit Passe potrà essere effettuata soltanto in condizioni di corrente entrante e quindi con l'ausilio della tabella delle correnti. L'immersione verrà effettuata a ridosso dell'isola di Abu Maya collocata al centro della passe che divide il Golfo di Tadjoura da quello del Ghubbet el Kharab. 

PIANO IMMERSIONE 
Raggiunto il versante est e verificata con molta attenzione le condizioni della corrente, ci si tuffa in acqua per raggiungere il pianoro posto a circa 10 metri di profondità. Superato il pianoro ci si trova sulla caduta esterna che raggiunge la massima profondità a circa -35 metri. La parete è composta da grossi blocchi lavici ammassati uno sopra l'altro. Una forte corrente favorevole ci investe per trascinarci a tutta velocità lungo la parete sulla nostra sinistra. Banchi di carangidi, pomacathus, grosse cernie, dentici, platax e miriadi di fucilieri sono attori di questa immersione dove il subacqueo può soltanto osservare impotente trascinato a tutta velocità dalla forte corrente. sarà fondamentale mantenersi ridossati il più possibile alla parete in quanto le correnti imprevedibili possono proiettarci in mare aperto in una frazione di secondo e a quel punto ci troveremo senza nessuna possibilità di rientrare. Il punto maggiormente a rischio è il corner esposto a nord dove si incontra una corrente che butta all'interno del golfo. L'immersione termina sul versante nord dove si incontra un ampio plateau, a circa 10 metri, ricco di madrepore ad ombrello, filari di gorgonie e molto pesce di reef tra cui banchi di grugnitori nascosti sotto le rocce e grosse cern0ie. Come per la quasi totalità delle immersioni in questa area, la visibilità è ridotta e questo dovrà aumentare ulteriormente l'attenzione. L'immersione della Petit Passe è consigliabile soltanto a subacquei esperti. Indispensabile l'utilizzo del pedagno. Questa immersione è sicuramente tra le più affascinanti che si effettuano nel golfo del Goubbeth.